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A.S.P. Energia in Confindustria a Pordenone il 24 maggio 2016 - La produzione dopo il terremoto

Si è svolto a Pordenone un interessante convegno a cura di A.S.P. Energia sulla ricostruzione dopo un evento sismico.

Quarant'anni fa il terremoto del Friuli, un sisma di magnitudo 6,4 della scala Richter. Ancora oggi abbiamo un ricordo di  quel “dopo terremoto” come di una ricostruzione esemplare, passata poi alla storia come il “modello Friuli”. Quattro anni fa terremoto in Emilia Romagna, un sisma di magnitudo 5,9 della scala Richter. Nel cuore della pianura emiliana non c'è soltanto un tessuto sociale coeso e vitale, un'economia fortemente sviluppata con il distretto biomedicale più grande d'Europa. C'è anche un patrimonio culturale e artistico di prim'ordine che ora lentamente, si sta riportando alla vita. L'impegno della gestione commissariale (Regione Emilia-Romagna), della Sovrintendenza ai Beni culturali e paesaggistici e delle amministrazioni locali è stato massimo. Per chiese, rocche, palazzi, musei è ovunque un fiorire di cantieri.

Ma è anche il caso ora come allora di porci una domanda: e se succedesse ancora, lì o in qualsiasi altro posto d’Italia? È anche il caso, in occasione di queste ricorrenze, di ricordare le tante cose che restano ancora da fare a proposito del rischio sismico.

I geologi, in occasione del congresso nazionale che si tenuto solo settimana fa, per rispondere alle esigenze del territorio e del paese fisico, hanno presentato un progetto che è insieme una sfida ed una proposta che sarà consegnata al governo ed al Parlamento – “La carta per l’Italia – georischi e georisorse: un piano per il paese del domani” – la quale contiene anche un documento specifico sul tema del rischio sismico, con analisi delle criticità e le azioni necessarie per superarle.

E le Aziende? I Professionisti? Come dovranno prepararsi e rapportarsi alle eventuali  impegnative sfide delle “ricostruzioni”?

A.S.P. Energia, cogliendo lo spirito dell’evento di Confindustria Pordenone, intende iniziare in varie e significative città italiane un percorso culturale, professionale, industriale e non ultimo, politico, orientato all’approfondimento di quanto emerge in tema di ricostruzione civile e industriale  nel “dopo terremoto”. Il primo passo di questo percorso è statta l'organizzazione di un convegno dal titolo "Continuare la produzione dopo un terremoto. Cosa si può fare, prima della scossa, a costo zero" che si è svolto il 24 maggio a Pordenone. Numerosi gli interventi a cura di Giovanni Nanni, Dir. Reg. le dei Vigili del Fuoco Emilia Romagna all'epoca del sisma, Giacomo Pirazzoli, Responsabile Area Economica Unindustria Ferrara, Gianluca Loffredo, DG ArchLivIng e vice Presidente A.S.P. Energia, Carlo Pellegrino, Ordinario di Tecnica delle costruzioni dell'Università di Padova e molti altri. Il Question Time ha dato sopazio all'esperienza dei Vigili del Fuoco, alla messa in sicurezza degli impianti e alla ripresa produttiva, alla valutazione dei rischi ai fini della Business Continuity e all’esperienza di chi è ripartito subito dopo l'evento sismico.

 

 

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