Pompe per il ricircolo di acqua calda sanitaria (Wilo-Stratos-Z ECO) e per il riscaldamento/raffrescamento (Wilo-Stratos)
Le pompe impiegate negli impianti di ricircolo acqua calda sanitaria devono possedere requisiti specifici, ampiamente soddisfatti dalle pompe serie Wilo-Stratos-Z. Dal punto di vista costruttivo si è tenuto conto delle possibili incrostazioni calcaree, perciò è consentita una durezza di 35°F alla massima temperatura del fluido di +80 °C.
Tutte le parti in materiale sintetico, a contatto con il fluido pompato, sono conformi ai requisiti di legge.
I modi regolazione differenza di pressione Δp-c e Δp-v consentono l’adattamento automatico delle prestazioni negli impianti di ricircolo acqua sanitaria a portata variabile regolati con valvola termostatica.
Necessità della regolazione
Sono tre le principali motivazioni che nel passato venivano tenute in considerazione per l’installazione dei sistemi di regolazione ed esse erano legate alla crescente sensibilità per il risparmio di energia ed alla continua evoluzione tecnica delle apparecchiature per gli impianti tecnologici negli edifici.
- Ottimizzazione del funzionamento
Adattamento della portata/quantità di energia al reale fabbisogno, in particolare per la stabilizzazione delle condizioni di funzionamento idraulico e diminuzione delle perdite di circolazione. - Economicità
Riduzione dei consumi di elettricità e dei costi d’esercizio, in particolare al carico parziale o ridotto (per oltre l’80% del periodo di funzionamento). - Comfort
Prevenzione di rumori nell’impianto, in particolare quelli di flusso e delle valvole termostatiche. La necessità del risparmio sui consumi di energia elettrica è da mettere in relazione alla riduzione delle emissioni di CO2, argomento molto importante ai fini dell'inquinamento atmosferico. Come noto l’energia elettrica è ottenuta, per la sua quasi totalità, dalla combustione di fossili con emissione di CO2. In Italia si considera che un kWh prodotto dalla centrale termoelettrica causa l’emissione di circa 0,4 kg CO2.
L’energia consumata dalle pompe è una parte percentualmente elevata rispetto al totale del consumo di energia elettrica negli edifici. La causa è l'elevato numero di ore di servizio, ma anche il noto fenomeno del sovradimensionamento delle pompe da riscaldamento con conseguente influenza negativa sul bilancio energetico. Sovradimensionamenti del fattore da due fino a cinque sono considerati comuni.
Ad esempio, per un edificio monofamiliare il 10-15% dei consumi di energia elettrica sono da attribuire alle pompe, ad esempio:
nel caso di tre pompe (riscaldamento/circolazione ACS, carica bollitore) funzionanti da un minimo di circa 1500h fino a un massimo di 5000h/anno (3x65 W x circa 3500h/anno in funzione dell’applicazione), il consumo medio è di circa 700 kWh/anno.
In confronto, il consumo statistico medio di energia elettrica di una casa unifamiliare è di circa 5000 kWh/anno.
Per un edificio condominiale invece i consumi di energia elettrica legati alle pompe sono circa il 5-8% del totale.
La regolazione automatica delle prestazioni della pompa consente di abbattere in modo significativo i consumi di energia delle pompe di riscaldamento. Si possono ottenere riduzioni fino al 50%. In caso di pompe ad alta efficienza, in confronto alle pompe normali, si possono raggiungere risparmi di energia fino all'80%. Con questa tecnologia si può ottimizzare il funzionamento in tutte le condizioni di carico termico, in particolare nei periodi di carico ridotto, tipici degli impianti di riscaldamento.
Le pompe a rotore bagnato regolate automaticamente assicurano praticamente in tutti gli impianti di circolazione la sufficiente erogazione di calore con la contemporanea esclusione di rumori e consistente risparmio dei costi per l’energia elettrica.
La portata che viene fornita dalla pompa di circolazione dipende dal fabbisogno termico dell’impianto di riscaldamento/raffrescamento. Questo fabbisogno varia in funzione:
- delle condizioni climatiche
- del comportamento degli utenti
- dell’influenza del calore esterno
- degli interventi da parte di organi di regolazione idraulici, ecc.
Grazie alla regolazione automatica, le prestazioni della pompa e, di conseguenza, il consumo di energia elettrica, sono adattate continuamente all'effettivo fabbisogno dell’impianto.